Ennesima tragedia in mare a Lampedusa: 3 morti, tra i quali 2 bambini piccoli, morti probabilmente di sete, e 1 disperso gettatosi in acqua per cercare di trovare sollievo dalle ustioni del sole e dell’acqua salata. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano insieme a più di 60 persone, partito il 7 notte dalla Libia, dal porto di Zawiya, dopo due giorni di navigazione avrebbe perso la rotta a seguito della rottura del motore, rimanendo per giorni alla deriva.
Non accenna a diminuire l’orrore nel Mar Mediterraneo, stragi silenziose, che avvengono ai confini dell’Europa, davanti agli occhi di un continente che sembra sempre più cieco e indifferente di fronte alla perdita di vite umane.
Il Centro Astalli esprime cordoglio per le vittime e torna a chiedere che vengano adottati immediatamente canali umanitari sicuri. Si stabiliscano vie legali che interrompano una vera e propria “ecatombe del Mediterraneo.