1.154.535 donne, uomini e bambini sono le persone accompagnate nel corso del 2024 dal Jesuit Refugee Service nei 58 paesi nel mondo in cui opera. Il conflitto in Sudan, la guerra in Ucraina, le violenze nella Repubblica Democratica del Congo e in Myanmar, la crisi in Sud Sudan e la catastrofe umanitaria a Gaza, continuano a determinare livelli record di sfollamenti e a minacciare la vita di milioni di persone.
Nel corso dell’anno varie sono state le aree di azione in cui ha operato a livello globale il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati: salute mentale, istruzione, assistenza legale e sanitaria, aiuti d’emergenza, mezzi di sussistenza e azioni di riconciliazione.
In ambito educativo, il JRS ha assistito oltre 401mila persone, garantendo un migliore accesso all’istruzione per i bambini sfollati vulnerabili, compresi quelli con disabilità, e offrendo programmi di istruzione formale e formazione professionale per studenti e insegnanti. Con una particolare attenzione al tema dell’educazione di genere, i programmi del JRS hanno sostenuto le giovani ragazze attraverso borse di studio, programmi STEM, tutoraggio e spazi sicuri per l’apprendimento, con l’obiettivo di sormontare le barriere di accesso all’istruzione femminile.
In Camerun, grazie ai programmi di sussistenza e inclusione economica per il sostegno agli sfollati nello sviluppo delle competenze in ambito professionale e nell’avvio di attività imprenditoriali, il JRS ha accompagnato oltre 7mila persone verso l’autosufficienza economica, promuovendo l’integrazione sociale ed economica delle comunità ospitanti attraverso la realizzazione di orti e riserve d’acqua utili alla coltivazione degli ortaggi, contribuendo, dunque, all’indipendenza finanziaria di centinaia di nuclei familiari. In Colombia il JRS ha offerto un sostegno allo sviluppo della comunità tramite la creazione e il rafforzamento di impianti di produzione di cibo e bevande. Questo ha portato ad un netto miglioramento della qualità dei prodotti di mercato e al contempo ha creato nuovi percorsi occupazionali.
In ambito sanitario, grazie al progetto “The One Propsal” promosso dal JRS Ucraina, oltre 1.700 persone hanno ricevuto supporto psicosociale, in particolare donne anziane, madri e ragazze disabili dell’Ucraina orientale che continuano a vivere da oltre 3 anni il peso dell’incertezza e del terrore legato alla guerra.
Nel settembre del 2024, l’inasprimento del conflitto in Libano ha provocato lo sfollamento di oltre 1 milione di persone. A Beirut, il Centro per migranti Arrupe ha accolto centinaia di sfollati a cui era stato negato l’accesso ai rifugi collettivi. Nella Valle della Bekaa, le scuole del JRS sono state trasformate in centri di emergenza e punti di distribuzione di generi di prima necessità.
Questo è quanto emerge dall‘Annual Report 2024 “A path of dignity and shared humanity” che restituisce il lavoro del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati nel mondo di accompagnamento quotidiano al fianco di chi è costretto a fuggire a causa di guerre, persecuzioni, violenze e disastri ambientali. “Mentre ci avviamo verso tempi più instabili, caratterizzati dall’incertezza e dalla fragilità, è solo riconoscendo la centralità della dignità umana che possiamo realizzare un cambiamento significativo. Un futuro degno di essere vissuto richiederà il sostegno di una comunità che si riunisca attorno alla comprensione della dignità umana come valore di base e della fraternità come pratica fondamentale”, scrive nel messaggio di apertura al Report Michael Schöpf SJ, direttore del JRS International.