Calano gli arrivi ma non i morti. Urgenti vie legali e narrazione responsabile

Almeno 11 migranti sono morti e 263 sono stati soccorsi durante due operazioni di salvataggio al largo delle coste della Libia. La prima operazione è avvenuta al largo di Sabrata (70 km a ovest di Tripoli), dove una pattuglia ha recuperato i corpi di 11 migranti e 83 sopravvissuti che erano su una barca. La seconda è avvenuta al largo di Zliten (170 km a est di Tripoli), dove 180 migranti sono stati salvati e riportati a Tripoli.

Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per le vittime del naufragio e al contempo apprende con seria preoccupazione dei 180 migranti soccorsi e riportati in Libia dove le condizioni rimangono critiche, non si registrano miglioramenti nelle condizioni di trattamento dei migranti in detenzione.
Per questo si torna a chiedere all’Unione europea di non temporeggiare nell’attivare quanto prima vie legali d’ingresso per coloro che fuggono da guerre e persecuzioni e di stabilire quote di reinsediamento adeguate alle effettive necessità.
Inoltre si sottolinea che parlare ancora una volta e in questo contesto di emergenza sbarchi è fuorviante e fuori luogo. Chi ha responsabilità di informare lo faccia partendo dai dati: dall’inizio del 2018 sono arrivate via mare 6.306 persone ossia il 74 % in meno dello stesso periodo del 2017 quando ne arrivarono 24.292.

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