Corso di formazione 2025 “Ri-progettare il mondo nell’epoca delle crisi”

Il Centro Astalli in collaborazione con il gruppo Migreg della Facoltà di Scienze Sociali – Pontificia Università Gregoriana presenta il corso di formazione “RI-PROGETTARE IL MONDO NELL’EPOCA DELLE CRISI. Il costituzionalismo multipolare dei diritti“.

Al tempo della de-globalizzazione l’idea di un progetto internazionale condiviso lascia sempre più spazio agli interessi dell’élite e delle nazioni. Crollano gli equilibri prestabiliti, si rafforza l’autoritarismo politico, la via del riarmo e della lotta economica prendono il posto del dialogo e della cooperazione. I confini si chiudono, diventano impermeabili, a vantaggio di una prospettiva nazionalista che promuove meccanismi di rimpatrio delle persone migranti. Viene meno il sogno di un’alleanza sovranazionale per la risoluzione dei problemi globali. Dove è finito il progetto comune di società? Da dove iniziare a ri-progettare una traiettoria collettiva?

La costruzione di un nuovo equilibrio, in cui il potere sia distribuito e non relegato agli interessi delle singole potenze economiche e statali, sembra, ad oggi, l’unica via per la costruzione di un sistema che ponga le sue basi su quello che Stefano Rodotà ha chiamato “costituzionalismo dei bisogni”, ossia un sistema a favore di una società in cui “il diritto di avere diritti” divenga realtà comune.

In questa prospettiva, rimettere al centro i principi delle costituzioni locali o di organi interstatali – come la Carta dell’Onu – potrebbe essere un inizio. Ma come si pongono le potenze internazionali dalle brame imperialiste ed economiche verso questi presupposti? Come l’Europa che grida al riarmo? Come l’Italia della lotta ai migranti e dell’esternalizzazione delle frontiere, in cui chi fugge dalla propria terra si ritrova sempre più escluso?

Programma del corso

I incontro – martedì 13 maggio – ore 17:30-19:00

  • Ri-progettare il mondo

Con la recente situazione negli Stati Uniti d’America e il massiccio piano di investimento nel riarmo dell’Unione Europea, il mondo occidentale sembra intento a salvaguardare gli esclusivi interessi delle singole nazioni. La tradizione democratica è in crisi, i principi costituzionali posti alla base delle nazioni cedono, i diritti consolidati divengono oggetto di dibattito e talvolta superati dagli ordini impartiti dai governi.

Tuttavia, la sfida allo stato di diritto lanciata dall’autoritarismo politico dei nostri giorni incontra davanti a sé una resistenza fondamentale: le Costituzioni dei Popoli.

Possono essere quest’ultime gli strumenti giusti per immaginare uno sguardo collettivo che sia in grado di reinserire la realtà internazionale in un progetto comune, fedele ai principi di solidarietà e partecipazione?

Interventi: Gaetano Azzariti, professore di Diritto costituzionale – Facoltà di Giurisprudenza, Università Sapienza di Roma; Alessia De Luca, giornalista, Senior Advisor ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

II incontro – martedì 20 maggio – ore 17:30-19:00

  • Ri-progettare l’Europa

L’Europa si ritrova oggi costretta a ridefinire il proprio ruolo all’interno del quadro internazionale. Arrendersi al riarmo è davvero la scelta risolutiva? Il Manifesto di Ventotene, scritto in un periodo in cui la guerra l’Europa la conosceva bene, sottolinea la necessità di sostenere un’Unione promotrice di una società di diritto, in linea con i fondamenti di pace e solidarietà. Tuttavia, la recente risposta europea alle pressioni internazionali, nonché l’attuale gestione delle dinamiche migratorie, proietta l’Unione verso un futuro da “potenza bellica”.

In un periodo in cui la prerogativa dell’unirsi, del fare fronte comune, sembra prendere atto unicamente davanti a un ipotetico conflitto, oppure a un presunto “altro” /straniero da cui difendersi, diventa necessario tracciare le linee guida di una cooperazione autentica che non si traduca in una semplice risposta militarista o di natura emergenziale. Come recuperare il sogno di una Europa unita e solidale, principi europei alla mano?

Interventi: Luigi Ferrajoli, professore emerito di Filosofia del diritto – Università Roma Tre, Don Mattia Ferrari, cappellano Mediterranea Saving Humans (in attesa di conferma),  Loredana Leo, avvocata, ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione

III incontro – martedì 27 maggio – ore 17:30-19:00

  • Ri-progettare l’Italia

L’Italia è oggi chiamata a prendere posizione per quanto riguarda il proprio ruolo in rapporto alle principali questioni e problematiche globali. Tuttavia, l’attuale traiettoria delle politiche nazionali sta portando un progressivo indebolimento dello stato di diritto, a scapito soprattutto di quelle minoranze già escluse o marginalizzate.

Il 2024 è stato l’anno in cui si è giocata una partita fondamentale nell’ambito delle politiche migratorie. In contrasto con il proprio passato quale grande paese di emigrazione, la messa in discussione dei diritti fondamentali delle persone di origine straniera (che sia attraverso l’ostacolo alla migrazione o la negazione del diritto alla cittadinanza) non fa altro che rinforzare ulteriormente quel processo di chiusura ormai globalmente diffuso. Come immaginare una via d’uscita che metta al primo posto i valori di libertà e pari opportunità sociale?

Interventi: Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale; Francesco Ferri – Programme Expert Migration ActionAid.

Gli incontri si terranno presso la Pontificia Università Gregoriana, in Piazza della Pilotta 4 – RomaAula C008
Il corso è gratuito. Verrà rilasciato attestato di partecipazione (L’attestato non ha valore legale e non è valido ai fini del conseguimento di crediti formativi).
Per prendere parte agli incontri è necessario iscriversi compilando il form di iscrizione online.
Prenotazioni fino a esaurimento posti.
Per informazioni: [email protected] – 06 69925099

Foto: Jesuit Refugee Service

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