La voce del mare: in concerto gli strumenti musicali nati dal legno delle barche di migranti


Questo pomeriggio alle ore 18:00, presso la chiesa Sant’Andrea al Quirinal a Roma, il Centro Astalli propone il concerto di Natale “La voce del mare” eseguito dal Quartetto Henao che per l’occasione suonerà gli strumenti nati dal legno delle barche di Lampedusa.

Si tratta di strumenti realizzati nell’ambito del progetto “Metamorfosi” promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Casa di Reclusione Milano – Opera.

Presenta l’evento Luca Rosini, giornalista Rai, con la partecipazione di Saba Anglana.

Il Mar Mediterraneo è il più grande cimitero d’Europa e di fronte a milioni di persone in fuga la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha dato vita la progetto “Metamorfosi”. A trasformare il legno delle barche provenienti da Lampedusa in strumenti musicali sono le persone detenute che, attraverso il lavoro, vengono accompagnate nel loro percorso verso il reinserimento sociale.
Grazie al progetto è nata una “rete di falegnamerie e liuterie” in alcune carceri italiane: la Casa di Reclusione Milano – Opera, la Casa di Reclusione di Rebibbia, la Casa Circondariale di Monza e la Casa Circondariale di Secondigliano.

Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, sottolinea come, in un momento in cui le migrazioni tornano a essere centrali nel dibattito pubblico: “Il legno delle barche sui cui hanno viaggiato i migranti che, in mancanza di vie legali e sicure, rischiano e perdono la vita in mare, viene lavorato da chi vive l’esperienza dell’esclusione in strumenti che generano bellezza. Trasformare il legno scartato è compiere un atto simbolico che si fa riconciliazione sociale.
Al concerto del Centro Astalli saranno presenti anche i rifugiati arrivati su quel legno di morte e che oggi accompagniamo nella loro nuova vita in Italia”.

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