Marino e Kyenge insieme al Centro Astalli per la Giornata del Rifugiato (14/06/2013)

Comunicato stampa

Marino e Kyenge insieme al Centro Astalli per la Giornata del Rifugiato

Cécile Kyenge, Ministro per l’Integrazione e Ignazio Marino, Sindaco di Roma hanno celebrato con il Centro Astalli la Giornata Mondiale del Rifugiato partecipando al colloquio dal titolo “Il Mare unisce, la terra non divida” organizzato in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana.

All’incontro moderato da Don Antonio Sciortino, Direttore di Famiglia Cristiana,
sono intervenuti inoltre Miguel Ángel  Ayuso Guixot, Segretario Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 400 persone. Significativa la presenza di più di 100 rifugiati che vivono a Roma in centri di accoglienza o che fanno parte di associazioni e gruppi.

Il Sindaco Marino: “nel mio primo giorno di lavoro sono lieto di essere con il Centro Astalli in questa sede, in cui non possiamo non ricordare il Cardinal Martini. Roma diventerà punto di riferimento morale sul tema dei rifugiati, in Italia e in Europa”.

Il Ministro Cecile Kyenge: “voglio rivolgere un pensiero all’uomo somalo che si è suicidato dopo aver saputo di non aver ottenuto l’asilo politico. Lo dico con forza: di questa morte siamo tutti responsabili. Molto c’è da fare sul tema dell’integrazione in Italia: mettiamo in moto un processo culturale a tutti i livelli della società sulla cittadinanza e sull’introduzione anche in Italia di una forma di jus soli che consenta di integrare quegli immigrati e rifugiati che da anni si sentono italiani”.

Il Ministro a margine del convegno ha incontrato i rifugiati presenti che le hanno rivolto un saluto. Non si è risparmiata parlando con loro, facendosi fotografare e ascoltando tutti. Un momento intenso che ha chiuso la Giornata del Rifugiato con un ministro che rivolgendosi a uomini e donne rifugiate in Italia ha detto: “Conosco il vostro dolore, sono una di voi”.

 

GDR_Astalli_2013

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