Nei primi sei mesi del 2025 sono state presentate nel territorio dell’Unione Europea 399mila nuove richieste di asilo, una il 23% in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (Euaa). Tra i motivi il significativo calo delle domande di asilo in Germania (-43%) da parte dei siriani in cerca di protezione.
Nella prima metà dell’anno, infatti, sono state 25.000 le richieste fatte nell’Ue da parte di cittadini siriani, il 66% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attribuibile alla cacciata dal Paese del leader Bashar al-Assad. Oltre alla Germania, anche Italia e Spagna hanno registrato una diminuzione delle domande, rispettivamente del 25% e del 13%.
Nella prima metà dell’anno la Germania ha ricevuto un totale di 70.000 nuove domande di asilo, dato che la colloca per la prima volta al terzo posto tra i paesi nell’Unione europea che hanno ricevuto più domande di asilo preceduta da Francia (78.000) e Spagna (77.000).
Per quanto riguarda i tassi di riconoscimento di protezione internazionale all’interno dell’UE sono rimasti stabili nel tempo, tra cui quelli dei cittadini bengalesi (4%), pakistani (10%) e nigeriani (10%). Hanno subìto invece notevoli variazioni i tassi di riconoscimento di alcune nazionalità, come ad esempio quella maliana (+79%) e quella haitiana (+86%). Ad Haiti, in particolare, l’acuirsi degli scontri tra i gruppi armati che assediano il Paese da più di due anni, ha fatto incrementare il numero dei richiedenti asilo haitiani nel mondo in modo esponenziale, fino ad arrivare a 423mila nuove domande nel 2024, rispetto alle 72mila dell’anno precedente.