Ancora una volta, ancora un’altra. È notizia di poche ore fa. Al largo di Lampedusa si è consumata l’ennesima tragedia del mare. Sarebbero più di 20 le persone migranti disperse a seguito di un naufragio. Un bilancio destinato ad aumentare. Tra le vittime accertate ci sono una neonata, due uomini adulti, due donne e tre adolescenti (due maschi e una femmina). Le operazioni di ricerca sono ancora in corso, mentre i superstiti soccorsi sarebbero circa 60.
Erano partiti da Zawiya, in fuga dall’inferno libico. Il loro viaggio si sarebbe interrotto improvvisamente in mare per cause ancora da accertare.
Il Centeo Astalli esprime dolore e cordoglio per le vittime di un’ennesima tragedia, annunciata ed evitabile.
Nel Mediterraneo, il mare delle nostre vacanze, si continua a morire di indifferenza, giorno dopo giorno.
Ogni naufragio ci mostra il paradosso di questa epoca in cui il fatto che degli esseri umani muoiano in mare non suscita reazioni e non provoca indignazione.
Evitare queste stragi si può e si deve.
Si cambi prospettiva, si agisca per salvare vite e ripristinare diritti e umanità.