Migranti: almeno 60 morti di stenti su un gommone alla deriva

Il Centro Astalli esprime profondo dolore e cordoglio per l’ennesima tragedia avvenuta nel Mediterraneo. Almeno 60 persone sono morte per fame, sete e ustioni da carburante mentre si trovavano da oltre una settimana su un gommone alla deriva nel Mediterraneo.

L’imbarcazione era partita da Zawiya, in Libia, con a bordo 75 persone, tra loro anche donne e bambini. I 25 superstiti, di cui la metà minori, sono stati tratti in salvo dalla nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranée, sono tutti in gravi condizioni psicofisiche.

Subito dopo i soccorsi, è stato attivato un piano d’emergenza medico di massa per curare i sopravvissuti che presentavanoferite da ustione e sintomi di ipotermia. Per due di loro che si trovavano in stato di incoscienza, è stato necessario attivare l’evacuazione d’urgenza tramite l’elicottero della Guardia Costiera.

Evitare queste stragi si può e si deve, per questo il Centro Astalli continua a invocare incessantemente l’attivazione di operazioni di salvataggio coordinate e l’immediata apertura di vie legali d’ingresso che pongano fine a questi viaggi mortali e che permettano a chi scappa da guerre, persecuzioni e violenze di poter ottenere un futuro migliore.

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