Nelle parole di Juncker il profilo di un’Europa solidale. Il commento del Centro Astalli

Il Centro Astalli alla luce delle parole del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker esprime apprezzamento per il discorso pronunciato e i contenuti emersi.

“Finalmente l’Europa sembra compiere dei passi significativi verso la giusta direzione. Comincia a mostrare un volto nuovo e al contempo il più antico e l’unico possibile: il volto di un’Unione di Stati che accoglie i rifugiati con solidarietà e umanità e non costruisce muri”. Così p. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, reagisce al discorso del presidente Juncker.

Il Centro Astalli del discorso di Juncker evidenzia in particolare:

160.000 rifugiati da redistribuire nei paesi dell’Ue è una cifra che finalmente comincia a tener conto della reali dimensioni del fenomeno. Viene in questo modo affrontato uno dei principali nodi critici dell’Agenda Europea sull’immigrazione approvata a luglio che prevedeva la redistribuzione una tantum di 40mila persone, una cifra che i fatti hanno confermato esser inadeguata e spropositatamente inferiore alle necessità attuali.

– La previsione di quote permanenti e non una tantum sarebbe finalmente un meccanismo di redistribuzione equo tra i Pasei dell’UE. Misura che porterebbe all’auspicato e più volte raccomandato superamento della Convenzione di Dublino.

– L’introduzione di una lista di paesi terzi sicuri da parte dell’UE desta preoccupazione. La Convenzione di Ginevra si fonda sul principio di non respingimento della domanda di asilo. Qualunque semplificazione della procedura di riconoscimento dello status di Rifugiato rappresenterebbe una violazione dei principi della Convenzione di Ginevra.

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