In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2015 Mons. Giancarlo Perego e Stefano Rodotà partecipano al colloquio sulle migrazioni “L’approdo che non c’è. Proteggiamo i rifugiati più delle frontiere”. (11/06/2015)

COMUNICATO STAMPA

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2015

Mons. Giancarlo Perego e Stefano Rodotà partecipano al colloquio sulle migrazioni
“L’approdo che non c’è. Proteggiamo i rifugiati più delle frontiere”.

Martedì 16 giugno – ore 18.00 – Università Pontificia Gregoriana,
piazza della Pilotta 4, Roma

Il costituzionalista Stefano Rodotà e il direttore generale della Fondazione Migrantes Giancarlo Perego si incontrano per dar vita a un dialogo sulle principali questioni legate all’asilo in Italia e per riportare il dibattito pubblico su un piano di tutela dei diritti e di rispetto della dignità umana. Si confronteranno sulla base del nucleo tematico che il Centro Astalli – Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, ha scelto per celebrare, a Roma, la Giornata del Rifugiato 2015.

Nel testo sotto riportato si evidenziano i temi più urgenti in materia di asilo per il Centro Astalli in questo momento. Il ruolo dell’Europa nei confronti dei rifugiati e delle principali crisi umanitarie, l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati in Italia anche alla luce delle misure contenute nell’Agenda Europea sull’Immigrazione e delle ultime vicende nazionali legate alla più stretta attualità.

“In un quadro internazionale particolarmente drammatico, la violenza del terrorismo colpisce civili inermi, anche con l’obiettivo di farci sentire tutti sotto assedio, in balìa di un nemico che sembra assumere le sembianze di un fantasma. La paura e il sospetto moltiplicano i muri, materiali e immateriali, che sempre più spesso tagliano fuori proprio i rifugiati, che di quelle violenze sono le principali vittime. Mai come in questo momento decine di milioni di persone sono costrette alla fuga da crisi umanitarie gravissime, da nuovi conflitti e da guerre decennali mai risolte.

Per rompere questa spirale di violenza è necessario riportare al centro dei ragionamenti l’uomo, la sua dignità e la sua inviolabilità e riscoprire il valore del bene comune. Dalla paura, come dalla crisi, non si esce da soli. Chiediamo all’Europa di renderci cittadini di un’Unione capace di ascoltare il grido di un’umanità ferita e di attivarsi fattivamente per promuovere con urgenza la pace a tutti i livelli. Un’Europa che trovi il coraggio di creare canali umanitari sicuri che sottraggano i rifugiati alla guerra, alle stragi in mare e nel deserto e alla cupidigia di chi trasforma in profitto la loro disperazione. Un’Europa che non sia la somma degli interessi dei singoli Stati, ma un progetto comune di sviluppo umano, solidamente fondato su valori condivisi.

Anche in Italia si sente il bisogno di uno sforzo ulteriore per fare fronte alle sfide complesse del nostro tempo, con uno sguardo capace di sollevarsi dalla logica dell’emergenza. Resta urgente un sistema di accoglienza adeguato, diffuso, proporzionato ai bisogni reali di chi arriva per chiedere protezione. Ancora più necessaria è una pianificazione partecipata e innovativa per offrire soluzioni di integrazione sostenibili e capaci di valorizzare il contributo che ciascuno può dare. Accogliere i rifugiati può diventare un’occasione per immaginare insieme nuovi percorsi per costruire una società più giusta, una democrazia più compiuta, un Paese migliore.”

A introdurre il convegno p. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli e la testimonianza diretta di Ester, rifugiata dalla Costa d’Avorio.

Verrà presentato inoltre un video in cui si dà voce a diversi rifugiati in Italia che spiegano il loro “approdo che ancora non c’è”.

Ai partecipanti verrà distribuito, oltre al materiale relativo alla campagna, un testo inedito di Enzo Bianchi: “Lo straniero. Dall’incontro all’ospitalità”, discorso pronunciato dal priore di Bose in occasione della presentazione del Rapporto annuale 2015 del Centro Astalli.

 

Ufficio stampa Centro Astalli:
Donatella Parisi: [email protected] – 06 69925099

Comunicato stampa Giornata Mondiale del Rifugiato 2015

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