Politiche xenofobe aumentano drasticamente il numero dei migranti morti in mare

Si è concluso il vertice informale dei Ministri dell’Interno a Innsbruck poche ore prima che la nave Diciotti attraccasse al porto di Trapani e facesse sbarcare i 67 migranti tratti in salvo in acque internazionali.

Due eventi che destano entrambi preoccupazione soprattutto per gli effetti che avranno sulla vita dei migranti e dei rifugiati.

Il Centro Astalli esprime preoccupazione per le condizioni di pericolo grave che chi scappa da guerre, persecuzioni e povertà si trova ad affrontare oggi nel Mediterraneo.

La mancanza di operazioni di soccorso e salvataggio ha aumentato drasticamente il numero dei morti in mare: 1 migrante ogni 6 non arriva vivo in Europa. Un dato sconcertante che sembra non destare preoccupazione nelle istituzioni europee, sempre più indifferenti a ciò che accade nel Mediterraneo.

Inoltre i migranti e chi li aiuta vengono sempre più spesso rappresentati come il nemico da cui difendersi. Quando invece sono le vittime principali di una politica xenofoba e razzista per cui oggi torniamo ancora una volta a chiedere il rispetto dei diritti umani, delle leggi e convenzioni in vigore in materia di migrazioni e asilo.

Paesi e istituzioni democratici non possono prescindere nel loro agire e comunicare dal rispetto dei principi costituzionali, dall’ordinamento giuridico e dalle norme di diritto internazionale oggi in vigore.

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