Rapporto povertà Caritas Roma: alle mense molti minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo e rifugiati

Presentata la sesta edizione del Rapporto “Povertà a Roma: un punto di vista” realizzato dalla Caritas Diocesana di Roma che ha per tema “Le città parallele”.

All’interno le numerose iniziative promosse dalle parrocchie di Roma nel corso del 2022, dati sugli aiuti alimentari, la distribuzione dei buoni spesa, gli empori della solidarietà, le mense sociali, le attività promosse dalle comunità parrocchiali e un focus sulle iniziative di solidarietà a favore dei cittadini ucraini rifugiati a Roma.

Tre approfondimenti presenti all’interno: l’emergenza alimentare a Roma; l’impatto del Reddito di cittadinanza per le persone senza dimora; le persone ancora escluse dal Servizio Sanitario Nazionale.

Dallo studio emerge come, anche per il 2022, la richiesta di sostegno alimentare continua a rappresentare il principale tipo di intervento e riguarda il 69,7% delle persone incontrate. Nelle tre mense sociali sono state accolte 9.148 persone, 4.092 delle quali per la prima volta. Due i dati sorprendenti: la presenza di 698 minori (il 7,6% del totale), si tratta soprattutto di minori stranieri non accompagnati, e il crescente numero di stranieri, l’81% del totale: soprattutto i richiedenti asilo e i rifugiati. Altro valore che emerge è la richiesta di aiuto per pagare le bollette dell’energia: in soli tre mesi, a cavallo tra il 2022 e il 2023, è andato esaurito il fondo di 130.000 euro istituito dalla Diocesi di Roma e gestito dalla Caritas per aiutare le famiglie, costrette spesso a scegliere se pagare le bollette o provvedere ad altre spese pur indispensabili.

Sono stati 1.617 i profughi ucraini accolti e accompagnati dalla Caritas. 1.390 quelli incontrati nei Centri di Ascolto
parrocchiali e diocesani, un decimo di tutti coloro che si sono rivolti ai servizi. Nella maggioranza dei casi sono donne – 83,2% del totale – con una prevalenza delle fasce dai 18 ai 49 anni (52%). Da rilevare anche la presenza di minori, il 7,5%, arrivati in Italia senza genitori e affidati a parenti e amici.

Complessivamente, nel corso del 2022, sono stati realizzati 2.928 “interventi” nei confronti di cittadini ucraini che si sono rivolti ai Centri di Ascolto: si tratta di prestazioni “multiple”, accomunate tutte da richieste di aiuti alimentari. Il 55% riguarda infatti pacchi e buoni alimentari, accessi alle mense. L’ascolto (16%), l’orientamento lavorativo, pratiche per l’alloggio, legali e amministrative, inserimenti scolastico e accompagnamento i servizi sanitari sono stati tra gli interventi più effettuati.

Nel 2022 sono stati 188 i profughi che hanno trovato ospitalità in 44 strutture: 15 le parrocchie, 26 gli istituti religiosi, 3 le case di accoglienza.
Tra i cittadini accolti – 186 ucraini e 2 georgiani che vivevano in Ucraina stabilmente – 85 sono minorenni.

Nel 2022 sono stati effettuati 707 interventi sanitari in 227 cittadini ucraini di cui 189 arrivati nell’anno

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