JRS Europa: diritti umani a rischio nel patto europeo su migranti e rifugiati

MEGLIO NESSUN PATTO PIUTTOSTO CHE SCENDERE A COMPROMESSI SUI DIRITTI UMANI E I VALORI DELL’UE

Il 24-25 ottobre 2023, i direttori di 23 uffici nazionali del JRS si sono riuniti a Bruxelles per l’incontro biennale di coordinamento regionale del JRS Europa per scambiare esperienze e discutere i recenti sviluppi. Tra questi, i negoziati sul Patto dell’UE sulla migrazione e l’asilo sono stati al centro dell’attenzione.

“Siamo molto preoccupati per l’andamento che stanno prendendo i negoziati – hanno dichiarato congiuntamente i direttori del JRS -. Mentre i negoziati entrano nella loro ultima fase, temiamo che le istituzioni dell’UE scendano a compromessi sui diritti umani e sui valori stessi dell’UE pressati dall’urgenza di raggiungere un accordo prima della fine di questa legislatura”.
Chiediamo con forza al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE di abbandonare un piano che non solo non fornirebbe alcuna soluzione operativa reale alle carenze del sistema esistente, ma sarebbe anche dannoso per i migranti e i rifugiati“.

Il JRS è stato critico nei confronti del Patto sulla migrazione e l’asilo fin dalla sua pubblicazione. L’organizzazione aveva immediatamente aveva sollevato preoccupazioni per la particolare attenzione posta sulle procedure di frontiera obbligatorie, che di solito si accompagnano alla detenzione (de facto) e a un generale abbassamento delle garanzie procedurali per i richiedenti asilo.

Il JRS si è anche chiesto come il progetto di esaminare la maggior parte delle domande di asilo alla frontiera avrebbe risolto operativamente la questione dell’elevato carico di lavoro per gli Stati membri alle frontiere esterne, in particolare in assenza di un meccanismo di solidarietà.

Ciononostante il JRS, sia a livello europeo che nazionale, si è impegnato attivamente e costruttivamente al fianco delle istituzioni dell’UE, fornendo contributi e suggerimenti basati sulla nostra esperienza di accompagnamento dei richiedenti asilo sul campo.

Tuttavia, le posizioni assunte dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE non hanno modificato sostanzialmente le proposte iniziali della Commissione.

Al contrario, molte delle questioni più importanti per il JRS, come il divieto di detenzione dei minori, l’esclusione delle persone vulnerabili dai controlli e dalle altre procedure di frontiera, l’assistenza legale gratuita durante tutta la procedura di asilo, non sono state affrontate in modo sufficiente.

Inoltre, sono stati aggiunti alla discussione alcuni elementi nuovi e preoccupanti, come la possibilità di derogare alla regolare procedura di asilo in caso di “strumentalizzazione” dei migranti da parte di Paesi non appartenenti all’UE.
Nel complesso, le misure proposte costituiscono un terreno fertile per i sentimenti anti-migranti e xenofobi.

Ora, a pochi mesi dalla fine della legislatura, il JRS teme che l’urgenza di portare a termine la riforma prevalga sull’impegno a proteggere i diritti umani e i valori dell’UE.

Gli uffici del JRS stanno sperimentando una richiesta di servizi e di supporto senza precedenti. In tutta Europa, le condizioni di accoglienza e le condizioni di vita dei rifugiati e dei richiedenti asilo stanno peggiorando. In alcuni Stati membri dell’UE i richiedenti protezione internazionale si sono ritrovati per strada senza alcuna offerta di alloggio da parte dello Stato, in violazione della Direttiva sulle condizioni di accoglienza.

Il JRS esorta il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE a effettuare un’inversione di rotta e a respingere qualsiasi piano che imponga un uso diffuso delle procedure di frontiera e che non faccia altro che aumentare le violazioni dei diritti umani e la pressione sugli Stati membri alle frontiere esterne.

Le energie e gli sforzi dovrebbero piuttosto essere destinati al rafforzamento dei sistemi di accoglienza e di asilo sul territorio e ai meccanismi per una significativa condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri.

La rete del JRS Europa è costituita da JRS Austria, JRS Belgio, JRS Francia, JRS Germania, JRS Grecia, JRS Ungheria, JRS Irlanda, Centro Astalli (JRS Italia), JRS Lussemburgo, JRS Malta, JRS Polonia, JRS Portogallo, JRS Romania, JRS Slovenia, JRS Europa sudorientale (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Serbia), SJM España (Spagna), JRS Svizzera, JRS Regno Unito, JRS Ucraina e l’ufficio regionale di Bruxelles.

JOINT STATEMENT: BETTER NO PACT THAN COMPROMISING ON HUMAN RIGHTS AND EU VALUES (in inglese)

Condividi su: