
La chiesa e i suoi annessi furono affidati ad una colonia di monaci greci che si erano rifugiati a Roma per sottrarsi alle persecuzioni dell’iconoclastia (un movimento religioso-politico, nato all’interno dell’Impero Bizantino, che si opponeva, anche violentemente, all’uso di immagini nel culto) e si erano stabiliti su questa riva del Tevere, dove era già insediata la comunità greca ed era per ciò nota come Ripa Greca.
Sulla sinistra del portico è visibile e visitatissima la famosa Bocca della Verità, che probabilmente era un chiusino (una sorta di tombino) di età romana e che secondo la leggenda morderebbe la mano di chi mente.
Attualmente a Santa Maria in Cosmedin fa capo la comunità melkita cattolica, che ogni domenica celebra la liturgia in lingua araba e greca secondo il rito bizantino.
Foto: Archivio Centro Astalli
Per approfondire:
Sito ufficiale: https://www.cosmedin.org/
https://it.cathopedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_in_Cosmedin_(Roma)