“La mobilità umana: tra passato, presente e futuro”

corso di formazione per i docenti degli istituti secondari di primo e secondo grado

Mercoledì 4 marzo 2020 – ore 15.30-18.30
Mobilità umana e giustizia globale
La mobilità umana è una caratteristica fondamentale della storia e strutturale del mondo attuale: identificarne le cause è un’operazione complessa. Oggi le migrazioni hanno assunto caratteristiche nuove che richiedono continuamente nuove soluzioni, e una riflessione più ampia, basata sul concetto di giustizia globale e di tutte le sue implicazioni: economiche, politiche, sociali, culturali ed etiche.

Saluti: Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli
Relatore: Lorenzo Prencipepresidente CSER – Centro Studi Emigrazione Roma

Video della diretta Facebook dell’evento

Dispensa “La mobilità umana: tra passato, presente e futuro”

Fondazione Migrantes “Rapporto italiani nel mondo 2019″ (sintesi)

Martedì 26 maggio 2020online

Rifugiati e richiedenti asilo: accoglienza e integrazione in Italia

In un tempo in cui l’immigrazione è tema centrale dell’informazione, e i migranti sono diventati il perfetto capro espiatorio su cui catalizzare i problemi economici, ambientali, politici e sociali che l’Occidente sembra essere non più in grado di gestire, le ultime decisioni politiche hanno prodotto effetti molto seri in termini di violazioni dei diritti e di esclusione sociale dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione, a scapito dell’accoglienza e dell’integrazione. A scuola è importante fornire agli studenti gli strumenti adatti per comprendere e valutare il fenomeno migratorio nella sua complessità, riflettere criticamente sul tema dei rifugiati e della migrazione, riconoscere pregiudizi e stereotipi, e distinguere i fatti dalle opinioni.

Relatori: Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli; Andrea Pecoraro, Protection Associate UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

Venerdì 29 maggio 2020online

Il futuro delle migrazioni tra ambiente e cittadinanza globale

I cambiamenti climatici e le sue conseguenze sulla pace, la stabilità e la sicurezza riguardano l’interno pianeta: le Nazioni Unite considerano possibile l’esodo di 200 milioni di persone entro il 2050 per le sole cause ambientali. Nell’enciclica Laudato sì papa Francesco sottolinea che «Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura» (n. 139). In altre parole, «non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (n. 49).

Relatori: Renato Colizzi, presidente Magis; Arnout Mertens, direttore programmi e innovazione JRS International