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- Diritti che contano – Filone 2
Introduzione
I musicisti e i cantautori dei testi selezionati hanno trasformato in arte le emozioni e le storie di vita che hanno vissuto, in cui si sono imbattuti, o, più generalmente, quelle situazioni di ingiustizia sociale che hanno messo in discussione il loro modo di essere e di pensare. Hanno dato voce all’indifferenza, all’altro da me, a chi subisce gravi violazioni dei diritti umani o rimane vittima di crimini d’odio all’insaputa dei più. Temi importanti che animano il dibattito pubblico finiscono per confluire nel mondo dello spettacolo – e viceversa – e in particolare nella musica. I recenti assassinii di George Floyd e di altri cittadini afro-americani sono stati la scintilla per il movimento di protesta Black Lives Matter. Nelle manifestazioni in tutto il mondo la musica ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale per aggregare le istanze di chi denuncia e si oppone al razzismo e alla violenza. Analizzando i testi delle canzoni scelte, possiamo dividere le tematiche in due ampi filoni: le canzoni sul razzismo e su come oggi viviamo l’alterità, la relazione con gli altri, e le canzoni di carattere civile; in questa ultima sezione sono raggruppate le canzoni sui diritti dell’uomo, generalmente scritte per denunciarne la violazione o la mancanza.
Canzoni analizzate
- Io non sono razzista ma…- Willie Peyote (2015)
- Makeba– Jain (2015)
- Io sono l’altro– Niccolò Fabi (2019)
- I wait for you – Diana Jones (2020)
- By any means – Jorja Smith (2020)
- Racism – Jimmy Cliff (2022)
- Sono come sono – Chiara Civello (2022)
- Severodonetsk – Manuel Agnelli (2022)
- Stefania – Kalush Orchestra (2022)
- Shahida Tracce di libertà – a cura di Centro Astalli (2023)
- Casa mia – Ghali (2024)
- Proiettile bambolina – Emanuele Conte (2024)
Il materiale didattico del Centro Astalli per l'assistenza agli immigrati ODV è disponibile esclusivamente per finalità educative, di ricerca o studio privato. I contenuti provenienti dal sito internet www.centroastalli.it devono essere accompagnati dalla citazione della fonte, tramite l’indirizzo web (URL) del testo.(2025)