Scheda 1 – Guerre e persecuzioni

 

Ha detto

Quando in Costa d’Avorio è scoppiata la guerra civile, il mio villaggio è stato attaccato dai ribelli.

Fuoco e scoppi ovunque.

Mia madre, mia sorella e mio fratello minore non sono tornati più a casa e di loro non ho avuto mai più notizie.

(dal racconto di Karim, rifugiato della Costa d’Avorio)

Si parla di … la guerra non fa differenza di età

La guerra in Siria che ha costretto alla fuga circa 6,8 milioni di persone nei Paesi limitrofi e ha provocato altrettanti sfollati interni; i violenti conflitti che coinvolgono la popolazione civile in Sud Sudan, Yemen, Etiopia, Sudan, Repubblica Centrafricana, Burkina Faso, ultimo paese a cadere vittima dell’instabilità che affligge la regione del Sahel; l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha portato alla morte di migliaia di vittime tra civili e militari, allo spostamento interno di 8 milioni di persone e alla fuga di 5.988.696 persone rifugiate in Europa; il ritorno al potere in Afghanistan da parte dei Talebani a seguito del ritiro delle truppe internazionali che ha provocato la fuga di 3,7 milioni di persone; la guerra civile in Somalia che dura da 30 anni, le continue tensioni in Colombia: sono solo alcuni esempi di come le guerre vengono a volte semplicisticamente attribuite a conflitti tra etnie o tra seguaci di religioni diverse, tralasciando invece che le vere cause sono molto più complesse.

A un’analisi più attenta, si scopre che alla radice di molti conflitti c’è spesso la sete di ricchezze e risorse naturali o la volontà di assumere il controllo di zone strategicamente significative per l’economia internazionale.

Se i conflitti in corso rimangono irrisolti e i rischi che ne esplodano di nuovi non vengono frenati, un aspetto che definirà il ventunesimo secolo sarà il numero sempre crescente di persone costrette a fuggire

Secondo l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), il numero di coloro che negli ultimi anni sono stati costretti a lasciare le proprie case è elevatissimo. Si tratta del dato più alto mai registrato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: alla fine del 2021 erano 89,3 milioni di persone tra rifugiati e sfollati interni. Provengono da Paesi dove sono in corso guerre o conflitti, ma spesso anche da società in cui rappresentano una minoranza etnica, appartengono a una religione differente da quella di alcuni estremisti o sono iscritti a partiti politici di opposizione in Stati in cui finte democrazie nascondono regimi dittatoriali. Tra le prime vittime di guerre e persecuzioni si contano donne e bambini, che in molti Paesi sono anche costretti a combattere in prima persona.

Guerre “interessate”, guerre dimenticate

Nel mondo oggi ci sono più di settanta nazioni interessate da conflitti di vario tipo. Ci sono zone del mondo come l’Afghanistan e l’Iraq coinvolte ancora oggi, dopo molti anni, in situazioni di conflitto, la Repubblica Democratica del Congo interessata da una guerra ventennale che ha causato la morte di milioni di civili, il Medio Oriente frequente teatro di scontri, come per esempio quello tra palestinesi e israeliani. In Libia sono aumentate le tensioni tra le coalizioni armate rivali e lo Stato Islamico, in Etiopia, nella regione del Tigray, si sta verificando una crisi umanitaria su vasta scala. La regione del Sahel e in particolare l’area che comprende Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad, le regioni nord est della Nigeria e il nord del Camerun, sono sottoposte a continui attacchi e violenze contro i civili da parte di gruppi armati attivi nella zona. In Myanmar, prosegue la guerra civile dopo il colpo di Stato dei militari del febbraio 2021 in cui i movimenti di protesta popolare sono stati repressi nel sangue. Tutto ciò porta all’acuirsi di un violento conflitto etnico ai danni della perseguitata minoranza Rohingya. La guerra sta causando migliaia di morti e solo negli stati Karen e Karenni, nel sud-est del Paese, si contano oltre 150 mila sfollati negli ultimi mesi. Infine, in Venezuela la crisi sociale rischia di esplodere in una vera e propria guerra interna da un giorno all’altro.

Ovunque, ai motivi razziali e ideologici si uniscono motivazioni economiche, come il desiderio di impadronirsi di nuovi territori per lo sfruttamento di materie prime e gli interessi delle multinazionali che producono e commerciano armi.

Le tante realtà di guerra o di conflitto che esistono nelle varie regioni del mondo sono spesso guerre dimenticate, perché i media ne parlano poco o non ne parlano affatto. E così il mondo dimentica che interi popoli lottano ogni giorno per la sopravvivenza, mancando loro beni essenziali quali cibo e medicine.

Parole da leggere, parole da ascoltare

Canzoni, poesie, racconti, video per dare voce a storie di rifugiati. Parole celebri, parole inedite. Guerre del passato e conflitti contemporanei. Bisogna sapere per non ripetere. Per questo vi proponiamo un viaggio nelle vicende e nelle emozioni di persone costrette a scappare da guerre ingiuste e da atroci persecuzioni. La lettura, la visione e l’ascolto di opere celebri o inedite, di classici o contemporanei vi permetterà di conoscere meglio la realtà delle guerre nel mondo e nella storia.

Se questo è un uomo – Primo Levi

Quando il nemico è tuo fratello

Tutto è cominciato quando dei militari hanno dato fuoco al mio villaggio nel Darfur. Le mie due sorelle più piccole di 4 e 6 anni sono morte tra le fiamme. Io sono stato costretto ad arruolarmi con i ribelli, mio fratello con l’esercito governativo. Due mesi dopo l’incendio mi trovavo in mezzo ad un conflitto con un fucile in mano. Stavamo combattendo contro quelli che mi avevano ordinato di considerare nemici. Mai avrei pensato che quel giorno il nemico sarebbe stato mio fratello maggiore. Siamo rimasti paralizzati a fissarci negli occhi. Uno di fronte all’altro. Non ci siamo detti nulla. Ho lanciato per terra il fucile e ho cominciato a correre, a scappare. La mia fuga è finita in Italia. Noi rifugiati siamo i fortunati testimoni dei tanti che muoiono in guerra, che vengono uccisi da terribili dittature. La cosa più difficile per chi come me è rifugiato è far conoscere il dramma che vivono i nostri popoli. Non possiamo permetterci di cedere al dolore, di chiuderci in noi stessi, di considerarci vittime di un’ingiustizia. Se facciamo così offendiamo la memoria di chi non c’è l’ha fatta.

(Adam, rifugiato sudanese. Testimonianza raccolta a cura del Centro Astalli)

A Safe Place to Land

 

“Ho scritto questo brano per ricordare a me stessa e agli altri che possiamo essere un porto sicuro l’uno per l’altro”. Sara Bareilles, cantante, compositrice e attrice statunitense vincitrice di un Grammy Awards, ha scritto “A safe place to land” in risposta all’emergenza umanitaria dei migranti e delle famiglie separate al confine con gli Stati Uniti. “I migranti non sono l’altro, sono esseri umani. Nessuno vuole abbandonare la propria casa in quel modo,
prendere i propri figli in braccio e camminare per migliaia di chilometri. Nessuno lo fa a meno che non stia scappando da qualcosa di grave”.

Per saperne di più, navigando in rete

Spesso trovare notizie aggiornate sulle guerre nel mondo non è semplice e comunque non basta affidarsi ai TG  e a quotidiani nazionali. Ecco alcuni siti sempre aggiornati con notizie su conflitti in corso. 

ARCHIVIO DISARMO: sito dell’Istituto di ricerca sui problemi del controllo degli armamenti, della pace e della sicurezza internazionale

LIMES: sito di Limes, rivista italiana di geopolitica

ATLANTE DELLE GUERRE: sito dell’Associazione 46° Parallelo che monitora guerre e conflitti nel mondo

NIGRIZIA: sito della rivista Nigrizia, con ampio materiale sulla situazione in Africa

GUERRE NEL MONDO: notizie giornaliere sulle guerre nel mondo

CRISIS GROUP: sito dell’International Crisis Group, organizzazione indipendente che monitora le guerre nel mondo

LIVE UA MAPsito dedicato alla segnalazione di conflitti, questioni relative ai diritti umani, proteste, terrorismo, dispiegamento di armi, questioni sanitarie, disastri naturali e climatici

ACLED DATA: The armed conflict location and event data sito dell’ACLED che raccoglie informazioni in tempo reale su tutti i tipi di violenze politiche ed eventi di protesta segnalati nel mondo.

Se vuoi approfondire con libri e film

Sono ancora molte le aree del mondo interessate da guerre e conflitti. Spesso, scrittori e registi, italiani e stranieri, hanno ambientato le loro opere in alcuni di questi contesti. Leggere un libro  o guardare un film può essere un modo utile per conoscere la situazione di alcune zone di crisi da cui provengono molti rifugiati. 

FABIO GEDA E ENAIATOLLAH AKBARI, STORIA DI UN FIGLIO. ANDATA E RITORNO, BALDINI & CASTOLDI, 2020

ASSOCIAZIONE 46° PARALLELO, ATLANTE DELLE GUERRE E DEI CONFLITTI DEL MONDO, TERRA NUOVA, 2021

GIDEON RAF, RED SEA DIVING, STATI UNITI, 2019

 Scarica la scheda 1 del sussidio Nei panni dei rifugiati.

Si consiglia il focus di apprendimento Guerre dimenticate e il percorso didattico In fuga dalla violenza e dall’odio