Nel 1984, nel corso di un’operazione umanitaria, moltissimi ebrei etiopi furono portati in Israele, salvandosi quindi da una vita fatta di stenti e sofferenze nei campi profughi sudanesi. Una mamma cristiana riesce a far passare per ebreo il suo bambino, che verrà adottato da una famiglia israeliana e chiamato Shlomo. Il film ripercorre la sua crescita, il suo complesso rapporto con la nuova identità, la xenofobia della società e l’amore incondizionato della sua madre adottiva, che gli darà la forza di costruire una strada solida e aperta verso il futuro.
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