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L’accettazione, che si trova proprio all’ingresso di via degli Astalli 14/a, è un punto privilegiato di osservazione in merito alle ricadute che i mutamenti sociali o normativi hanno sui percorsi di accoglienza e integrazione dei migranti forzati.
Durante l’anno molti richiedenti asilo e rifugiati si sono rivolti al servizio per chiedere assistenza su diversi aspetti relativi all’accesso agli uffici pubblici, come per esempio le difficoltà riscontrate per l’ottenimento della residenza fittizia, indispensabile per usufruire di molte misure di sostegno sociale. Si tratta spesso di offrire aiuto per ottenere tutele riconosciute in base alla legge ma che, nella realtà, risultano difficilmente esigibili a causa di procedure burocratiche talvolta eccessivamente onerose.
Tra gli utenti le nazionalità più rappresentate sono la Somalia (un terzo del totale), il Mali e l’Iraq.
La maggior parte dei contributi per le spese relative al rilascio del primo permesso di soggiorno per chi ha ottenuto l’asilo è stata data a migranti in fuga da gravi crisi umanitarie: il 60% del totale proviene da Somalia, Siria, Eritrea, Iraq, Nigeria e Sudan.