Ubah Cristina Ali Farah

66th and 2nd, 2014

2005, Roma, lungotevere. Il diciottenne Yabar si trascina verso l’ospedale Fatebenefratelli con un occhio sanguinante. Yabar è appena stato bocciato e ha litigato con Sissi, la sua migliore amica. Chiuso in sé stesso, solo grazie alla pazienza di zia Rosa, comincia un lungo racconto fatto di sfoghi e domande, in cui ripercorre tutta la sua vita: la fuga dalla Somalia prima della guerra civile, il collegio, il suo essere nero, i problemi con la madre che lo vuole mandare a Londra dalla zia e che lo ha tenuto lontano dal padre, accusato di omicidio e scomparso nel 1992. C’è un tempo per conoscere certe verità, c’è una Somalia dell’anima, e non importa se suo padre è o meno un eroe perché Yabar imparerà da solo a distinguere il bene dal male, come il comandante del fiume che, su mandato dei saggi del villaggio, ci protegge dai coccodrilli.