di Gherardo Colombo e Liliana Segre

Garzanti, 2021

Nel 1938 vengono emanate le leggi razziali e da quel momento Liliana Segre, che ha compiuto da poco otto anni, non può più frequentare la scuola. Chiunque appartenga alla così definita «razza ebraica» vede la propria vita sconvolta. Gli ebrei vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche e dalle banche, non possono sposare «ariani», possedere aziende, scrivere sui giornali e subiscono molte altre terribili limitazioni. È l’inizio della più terribile delle tragedie che culminerà nei campi di sterminio e nelle camere a gas.

Un dialogo tra Gherardo Colombo e Liliana Segre che ha lo scopo di lasciare una testimonianza importantissima, attraverso riflessioni sulla necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie e per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più.