di Aboubakar Soumahoro
Feltrinelli, 2019

Aboubakar Soumahoro, originario della Costa d’Avorio, da molti anni difende i diritti dei lavoratori. Arrivato a 19 anni in Italia, ha conosciuto da vicino le insidie di un tessuto civile sempre più logoro e incapace di garantire i diritti minimi che dovrebbero essere riconosciuti a ogni essere umano. Nel suo libro racconta una nuova forma di schiavitù, quella dei braccianti, vittime del caporalato, condizione che accomuna molti migranti ma anche tanti italiani, che lavorano nella filiera produttiva agroalimentare e che sono sottoposti a trattamenti infimi, da un punto di vista lavorativo e umano.